‘Le vie dell’amicizia 2010’ Italia – Slovenia – Croazia

lunedì, 12 Luglio 2010

È a Sarajevo che, nel 1997, è cominciata l’avventura delle Vie dell’Amicizia, il ponte di fratellanza attraverso l’arte e la cultura, divenuto momento irrinunciabile di Ravenna Festival. Oggi, come quattordici anni fa, sarà ancora il mare Adriatico a segnare il cammino del Festival che in questa occasione porterà Riccardo Muti e trecentosessanta giovanissimi musicisti e coristi – italiani, sloveni e croati – ad esibirsi martedì 13 in Piazza Unità d’Italia a Trieste.

Il viaggio di quest’anno condurrà infatti nell’antichissima città giuliana, metropoli dalle tante lingue e culture, con uno sconfinato passato nel quale si intrecciano memorie luminose, intrise di grande letteratura e poesia; e altre, tragicamente legate a vicende terribili della storia recente, immerse nelle tenebre che avvolsero tutta l’Europa per un intero lustro. Ecco Trieste, città dalla “grazia scontrosa”, come scriveva Umberto Saba, accogliente e imperiale, innovatrice e fedele alla propria storia, 14a porta verso l’Oriente, dopo Sarajevo, Beirut, Gerusalemme, Erevan; seconda meta italiana, dopo l’abbraccio di Mazara del Vallo.

La stessa platea, per altro, sarà un evento: oltre ottomila posti, tutti a ingresso libero, vero e assoluto omaggio a tre nazioni che desiderano respirare insieme un nuovo clima di fratellanza. Il golfo di Trieste sarà una quinta blu notte, punteggiata da centinaia di vele che incroceranno in quel braccio di mare all’inizio del concerto a cui saranno presenti, suggellando un significativo gemellaggio tra Italia, Slovenia e Croazia, i Presidenti delle tre Repubbliche, Giorgio Napolitano, Danilo Türk e Ivo Josipovic´.

Muti sarà infatti questa volta sul podio di una nutritissima compagine composta dalla ‘sua’ Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, dall’Orchestra Giovanile Italiana, dall’Accademia di musica dell’Università di Lubiana, dall’Accademia di musica dell’Università di Zagabria, del Conservatorio ‘Giuseppe Tartini’ di Trieste, dell’Ensemble ‘La Stagione Armonica’, dal Coro accademico ‘France Preseren’ di Kranj e dall’Ensemble Corale interprovinciale del Friuli. I cori sono stati preparati dal Maestro Sergio Balestracci.

Al cospetto dello splendido golfo su cui si affacciano Italia, Slovenia e Croazia, oggi desiderose di unirsi in un grande abbraccio con lo sguardo rivolto verso il futuro, il concerto, dopo i tre inni nazionali, si aprirà con brani di autori sloveni e croati per concludersi con il Requiem di Cherubini. Prima la cantata “Libertas animi”, parte seconda del più ampio Himna Evropske Slovenije (Inno alla Slovenia Europea) del compositore sloveno Andrej Misson (1960), che l’ha scritta nel 2008 ispirandosi al madrigale cinquecentesco di Jacobus Gallus, un vero e proprio “inno alla libertà” che – come spiega il compositore stesso, riassume “quegli ideali di libertà, amore e pace dell’Unione Europea e del mondo intero che oggi, nel XXI secolo, continuiamo a condividere”.
Poi “Himna Slobodi” (Inno alla libertà) di Jakov Gotovac (1895-1987), esponente di rilievo del tardo romanticismo nazionale croato: una pagina tratta dalla sua Pastorale per coro e orchestra “Dubravka”, che mette in musica alcuni dei versi più amati della letteratura croata (“O lijepa, o draga, o slatka slobodo”, o bella, o cara, o dolce libertà), quelli che il poeta Ivan Gundulić scrisse nel 1628 per celebrare gli antichi fasti della sua città, Dubrovnik, e che ancora oggi rappresentano una sorta di irrinunciabile inno per quella stessa città.
Il concerto culminerà nel Requiem in do minore per coro e orchestra, capolavoro composto da Luigi Cherubini nel 1817, scelta che vuole essere un omaggio al compositore fiorentino, nel 250° anniversario della nascita. Un’opera nata nel clima post rivoluzionario che, dopo il ritorno dei Borbone sul trono francese, aveva visto Cherubini abbandonare le scene teatrali ed assumere il ruolo di Surintendant de la musique e di direttore della Chapelle Royale. Secondo le testimonianze dell’epoca, quando il 21 gennaio del 1816 il Requiem in do minore risuonò nella basilica di Saint Denis, nessuno sfuggì alle lacrime, neppure l’autore, che lo dirigeva nel suo abito nero di corte dalla foggia settecentesca. A commissionarlo era stato Luigi XVIII per ricordare il fratello, lo sventurato Luigi XVI, salito al patibolo oltre vent’anni prima.
Ma Cherubini, pur nel rispetto del compito professionale che gli era stato affidato, andò ben oltre l’occasione celebrativa, dando vita a un’opera che nella impressionante potenza drammatica sembra condensare il dolore e la speranza di tutta l’umanità. Da quel “conservatore rivoluzionario” che era, egli coniuga la libertà dell’invenzione con le più severe leggi dell’armonia e del contrappunto: in una scrittura corale a quattro parti, priva dell’alternanza con l’usuale quartetto solistico, che si distingue per la sostanza sinfonica e per un’essenzialità straordinariamente moderna. Una pagina, insomma, che Beethoven giudicò superiore al Requiem mozartiano e che convinse oltre a Brahms anche Berlioz, il più acceso tra i detrattori di Cherubini.

L’organizzazione del concerto è stata realizzata unitamente al Comune di Trieste con il determinante contributo della Fondazione CRTrieste e la collaborazione del NAPA, North Adriatic Ports Association. Confermata la partnership con la Rai, insieme a Ravenna Festival dal primo concerto a Sarajevo, nel 1997. Ancora una volta il concerto sarà registrato e trasmesso da Rai Uno il 29 luglio, in seconda serata, preceduto da un approfondimento di Bruno Vespa; la stessa Rai cederà le immagini dell’evento alle emittenti televisive croate e slovene, che le manderanno in onda nelle settimane successive.
Come sempre, Radio Rai Tre proporrà la diretta radiofonica del concerto.


Martedì 13 luglio
Trieste, Piazza Unità d’Italia ore 21.30
LE VIE DELL’AMICIZIA
Italia – Slovenia – Croazia

Riccardo Muti direttore
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Orchestra Giovanile Italiana
Accademia di Musica dell’Università di Lubiana
Accademia di Musica dell’Università di Zagabria
Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste
La Stagione Armonica
Coro Accademico “France Preseren” di Kranj
Ensemble corale interprovinciale del Friuli
Sergio Balestracci maestro del coro

Andrej Misson (1960)
Libertas animi (2008)
Improvvisazione su un madrigale di Iacobus Gallus (1550-1591)
da Himna Evropske Slovenije (Inni alla Slovenia europea)
Jakov Gotovac (1895-1982)
Himna slobodi (1928)
dalla Pastorale per coro e orchestra Dubravka op. 13
su testi di Ivan Gunduliã
Luigi Cherubini (1760-1842)
Requiem in do minore per coro e orchestra (1816)