Le vie dell’Amicizia di Ravenna Festival 2016 partono Tokyo

martedì, 15 Marzo 2016

Il 16 marzo al Bunka Kaikan e il 17 al Metropolitan Theatre di Tokyo Riccardo Muti dirigerà un’orchestra formata da giovani musicisti di Italia e Giappone nei concerti che inaugurano musicalmente i 150 anni delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Muti, ambasciatore della cultura italiana nel mondo che con il Paese del Sol Levante ha un legame di antica data (il concerto del 17 sarà anche la sua 150ma direzione in Giappone), dirigerà la Tokyo Harusai Festival Orchestra e la ‘sua’ Cherubini – unite per l’occasione – in un programma italianissimo, musiche di Verdi e Boito, proprio mentre nella capitale giapponese sono in corso le mostre dedicate a Botticelli, Leonardo e Caravaggio. Sarà questa la prima tappa del nuovo appuntamento con Le Vie dell’Amicizia di Ravenna Festival, il percorso che, dal 1997 a Sarajevo, accompagna la manifestazione ravennate (altre mete indimenticabili Beirut, Mosca, Gerusalemme, Erevan, Istanbul, New York, Il Cairo, Damasco, etc.) con concerti tenuti in significative città del mondo a testimonianza dell’universalità del linguaggio musicale.

Che sia teso a lenire le ferite di una guerra o della cieca forza della natura, che voglia placare secolari incomprensioni o riscoprire antiche identità e radici, o ancora unire in simbolica comunione le più diverse fedi religiose, il viaggio dell’amicizia – questo è il ventesimo – si dispiega sempre nel segno della forza espressiva che fa della musica il solo linguaggio capace di andare oltre la parola. E in questo caso diviene strumento per celebrare un’amicizia nata 150 anni fa: dopo i concerti di Tokyo, quegli stessi musicisti approderanno a Ravenna (3 luglio al Palazzo Mauro de André) in un viaggio a ritroso che rinnoverà l’unione tra le due orchestre. A Tokyo come a Ravenna, a unire due popoli lontani e apparentemente tanto diversi sarà il genio operistico dei compositori italiani, per noi lingua madre, per loro profonda e sincera passione.

Proprio a sottolineare il nodo indissolubile che lega Verdi agli italiani e che ha fatto delle sue musiche il simbolo stesso dell’italianità, il programma scelto da Muti si dispiega in un vero e proprio affresco sinfonico-corale, tratteggiato attraverso alcune fra le pagine più celebri e più amate delle sue partiture operistiche. In apertura Nabucco con l’Ouverture e il possente coro “Gli arredi festivi”, a seguire da Attila l’aria e caballetta di Attila “Mentre gonfiarsi l’anima…Oltre quel limite”, e ancora i ballabili del terzo atto da Macbeth, la sinfonia de La Forza del destino e ancora, da I lombardi alla prima crociata il coro della processione “Gerusalem… Gerusalem… la grande”. Il programma si concluderà poi con il prologo dal Mefistofele di Arrigo Boito. Sul fronte vocale per i concerti di Tokyo è da sottolineare la presenza del basso Ildar Abdrazakov e del Coro Tokyo Opera Singers, preparato da Shigeki Miyamatsu e da Roberto Gabbiani, a cui sia affiancherà il coro di voci bianche “The Litte Singers of Tokyo” diretto da Hisae Hasegawa.

Le poste del Giappone, per sottolineare ulteriomente l’appuntamento e in segno di omaggio all’Italia nell’anniversario delle celebrazioni di amicizia, hanno dedicato all’evento una serie speciale di due francobolli, in uscita il 16 marzo, che raffigurano da un lato Riccardo Muti e dall’altro Giuseppe Verdi e Arrigo Boito.