Un’Orchestra sempre all’Opera aspettando Ravenna Festival

venerdì, 28 Marzo 2014

La stagione teatrale che sta per chiudersi ha confermato, se mai ce ne fosse bisogno, la maturità professionale dell’Orchestra Cherubini che ha saputo misurarsi, nel segno di una versatilità e di un impegno interpretativo degni delle più importanti formazioni, con un intenso calendario operistico: dalla Trilogia dedicata a Verdi e Shakespeare, ovvero Macbeth, Otello e Falstaff diretti da Nicola Paszkowski, ad un altro titolo verdiano, Luisa Miller (diretta da Donato Renzetti), fino alla rarità donizettiana Il furioso all’isola di San Domingo (per la direzione di Giovanni Di Stefano) e al settecentesco Matrimonio segreto di Cimarosa (sul podio Julian Kovatchev).
Un impegno che si rinnova e arricchisce con il cartellone di Ravenna Festival 2014, dedicato al centenario della Grande Guerra (“1914: l’anno che ha cambiato il mondo”), in cui la Cherubini, in qualità di orchestra residente, per il decimo anno consecutivo riveste un ruolo di primissimo piano. Molteplici gli eventi che la vedranno protagonista, a partire dall’appuntamento inaugurale, il 5 giugno, in cui la giovane compagine orchestrale diretta da Vadim Repin (nel doppio ruolo di direttore e violino solista) accompagnerà le evoluzioni di quella che unanimemente è considerata la più eccelsa ballerina russa, Svetlana Zakharova. Per poi affidarsi, l’11 giugno, a uno dei massimi direttori della scena internazionale: Kent Nagano, in un’occasione unica di formazione e approfondimento della tecnica orchestrale. Nagano, infatti, per qualche giorno lavorerà con l’Orchestra alla preparazione di un concerto tutto incentrato su musiche di Brahms, la Quarta Sinfonia e il Primo Concerto per pianoforte, in questo caso interpretato dal pianista Till Fellner.
Nel segno della più assoluta duttilità interpretativa, la Cherubini sarà poi chiamata a percorrere un interessante quanto inedito viaggio attraverso il mondo della canzone accompagnando Ute Lemper (il 19 giugno) in Canzoni dal Secolo Breve. 1914-1991: una sorta di omaggio che la celebre cantante tedesca dedica allo storico Eric J. Hobsbawm, declinando in musica lo spazio temporale “breve”, eppure gravido di straordinari cambiamenti, che va dalla Grande Guerra fino alla caduta del Muro di Berlino.
Diretta Riccardo Muti, che l’ha fondata nel 2004, l’orchestra tornerà poi al grande repertorio sinfonico (30 giugno) unendosi ad un’altra importante realtà “giovanile” e di formazione, l’Orchestra Mozart, fondata da Claudio Abbado, in un concerto che vuole ricordare proprio il maestro recentemente scomparso. In programma il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Beethoven, solista il pianista francese David Fray, e la Sinfonia n. 5 di Cajkovskij, E ancora con Muti, maestro prediletto della Cherubini, l’orchestra si esibirà anche nel progetto delle Vie dell’amicizia, incontrando ancora una volta altri musicisti, provenienti da orchestre di nazioni che cent’anni fa presero parte alla Grande Guerra. Tutti insieme riuniti in un doppio concerto (5 e 6 luglio) che, dopo l’esibizione riservata al pubblico ravennate, approderà nella solennità commemorativa del Sacrario di Redipuglia, sulle note della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi.